Sviluppato da Milton Erickson (1901 – 1980) questo è un approccio al cambiamento che tiene conto delle due parti nostre, il conscio, ossia la parte razionale, e l’inconscio, quella parte “sotto la punta dell’iceberg” che dirige le nostre scelte e quindi il nostro comportamento.
Ciascuna di queste parti ha un suo linguaggio specifico, la prima ha bisogno di precisione, mentre la seconda gradisce un linguaggio che potrebbe essere descritto “elegantemente vago”.
L’uso appropriato di questi due linguaggi è un fattore determinante per un cambiamento più efficace e quindi per un miglioramento più armonioso e più in linea con ciò che la persona vuole diventare.